Spid ai minori: le tutele richieste dal Garante della “privacy” sulle linee guida di AgID

In seguito al Parere dell’AgID sullo “schema di linee guida operative per la fruizione dei servizi Spid da parte dei minori” del 2 febbraio 2022, il Garante per la protezione dei dati personali ha individuato le garanzie per l’utilizzo del sistema pubblico di identità digitale “Spid” da parte dei minori in un suo Comunicato. Secondo il Garante, i ragazzi sopra i quattordici anni potranno dotarsi di un’identità digitale per accedere ai servizi offerti dalla P.A. a loro rivolti. I più piccoli, invece, potranno utilizzarlo solo per i servizi digitali forniti dalle Scuole. A richiedere lo Spid sarà chi ha la potestà genitoriale per i minori sotto la propria tutela.

Infatti, il Parere dell’AgID stabilisce che i casi d’uso nei quali l’Identità digitale Spid dei minori potrebbe essere utilizzata sono i medesimi nei quali potrebbe essere usata la Carta di identità digitale “Cie”.

Secondo il Garante, l’utilizzo per l’accesso ai servizi dell’Identità digitale espongono i minori a rischi che richiedono una specifica protezione. Pertanto è necessario adottare adeguate misure per mitigare i rischi distinguendo tra gli ultraquattordicenni e gli infraquattordicenni “in ragione del diverso grado di maturità e consapevolezza”.

L’Autorità ha chiesto ad AgID di modificare lo schema introducendo garanzie aggiuntive, con particolare riferimento alla procedura di rilascio dell’Identità Spid da parte degli “identity provider”, che richiede un’accurata verifica dell’identità del genitore e del minore e l’individuazione delle informazioni da raccogliere e conservare. Anche i “service provider” dovranno impegnarsi a valutare quali siano i servizi da offrire direttamente ai minori e le garanzie da assicurare in ragione delle loro caratteristiche.

L’utilizzo di Spid per gli infraquattordicenni, ammissibile unicamente per i servizi online offerti dalle Scuole (come, ad esempio, il registro elettronico), dovrà avvenire per un periodo sperimentale, fino al 30 giugno 2023, garantendo comunque l’accesso a tali servizi senza Spid con le modalità eventualmente già in uso. Al termine della sperimentazione che coinvolgerà anche il Ministero dell’Istruzione, dovrà essere valutata l’adeguatezza delle misure adottate.

L’AgID dovrà trasmettere al Garante della privacy una relazione sull’utilizzo di Spid per i minori, indicando i servizi offerti, il numero di identità rilasciate, le eventuali criticità rilevate e le misure individuate per porvi rimedio.

Per le procedure e i commenti giuridici si rimanda parere all’AgID sullo schema di Linee guida operative per la fruizione dei servizi Spid da parte dei minori, del provvedimento n. 36 del 2 febbraio 2022.