Spesa Ict 2021 nella P.A.: pubblicato il Report Agid con i principali trend e percorsi in atto

Il 10 gennaio 2022 è stato pubblicato da Agid il Report sulla spesa “Ict” 2021 nella P.A., comprensiva delle analisi sulle principali tendenze e sui percorsi intrapresi dagli Enti.

Nell’introduzione viene fatto riferimento alla ricostruzione di una base dati esaustiva e aggiornata sui livelli di spesa pubblica “Ict”, sia a livello aggregato sia a livello di singolo comparto, che presentano criticità legate all’elevata frammentarietà e trasversalità delle attività e in parte alla disomogeneità relativa alle voci di spesa, che spesso fanno riferimento a centri di costo e categorie diverse anche all’interno di Amministrazioni di pari livello. Tra le novità per l’attività di monitoraggio periodica, è stata elaborata e consolidata nel tempo una classificazione a partire dai codici gestionali di maggior dettaglio previsti dal glossario Siope (V livello del Glossario per gli Enti territoriali), creando così voci e macrovoci di spesa omogenee per la raccolta dei dati delle diverse Amministrazioni Centrali e Locali. 

Tale impostazione, oltre a poter essere utilizzabile nell’indagine sul campo da parte di tutte le Amministrazioni coinvolte, permette l’individuazione e la quantificazione con un buon grado di approssimazione della spesa “Ict” pubblica per ciascuna categoria di P.A. coinvolta. 

Per supportare l’evoluzione del Piano triennale, risulta evidente l’obiettivo conoscitivo prioritario del Report è quello di raccogliere ed analizzare dati puntuali e informazioni sui soggetti suddivisi per gruppi omogenei che, muovendo gran parte della spesa pubblica italiana destinata all’“Ict”, nei fatti definiscono le caratteristiche principali del percorso di digitalizzazione della P.A. italiana. 

Soltanto il “Pnrr”, destina circa il 25 per cento delle risorse complessive al tema della Trasformazione digitale. In particolare, nella componente denominata “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA”, sono previsti investimenti pari a 9,7 miliardi di Euro per supportare la strategia di digitalizzazione in corso attraverso il finanziamento di progetti specifici che dovranno essere concepiti in armonia con le disposizioni del Cad, le altre fonti normative e in linea con quanto indicato da Agid nelle specifiche Linee Guida e nel Piano triennale.

Tutto ciò ha enormemente rafforzato i caratteri, anticipati nella precedente edizione dell’indagine, che definiscono l’ambito di osservazione della spesa “Ict” nella P.A. come oramai lontano dal percorso di razionalizzazione e contenimento della spesa e, invece sempre più caratterizzato dalla necessità di poter disporre di elementi conoscitivi a supporto di una “buona programmazione e realizzazione di Piani di investimento e di spesa da destinare all’innovazione digitale”. Al fine di contribuire a questa impostazione, è stata delineata e sperimentata nel Report una seconda classificazione per isolare e analizzare in maniera più completa “la spesa per innovazione”, superando l’idea di equivalenza tra spesa in conto capitale (o spesa di investimento) e spesa di innovazione e, includendo invece in quest’ultima anche quella parte di spesa contabilmente considerata di funzionamento, che in base agli indirizzi strategici e alle indicazioni Agid (Linee Guida e Piano triennale) e, più in generale all’attuazione dei più recenti paradigmi digitali, può essere considerata generatrice di innovazione”. 

Di seguito, si riportano gli obiettivi della Rilevazione sulla spesa “Ict” nella P.A. presentati nel Report:: 

  1. raccogliere dati e informazioni sulle attività delle Pubbliche Amministrazioni e verificare e valutare l’andamento della spesa rispetto agli obiettivi individuati di volta in volta nel Piano Triennale, come previsto dall’articolo 14-bis del Cad;
  2. disporre di elementi conoscitivi a supporto di una “buona” programmazione e realizzazione di piani di investimento e di spesa da destinare all’innovazione digitale lontani da un mainstream di razionalizzazione e contenimento della spesa “Ict”;
  3. definire le caratteristiche principali del percorso di digitalizzazione della PA italiana, in modo anche da evidenziarne gli aspetti di positività e di criticità a beneficio di tutto il sistema P.A.; 
  4. nello scenario caratterizzato dalla persistenza dell’emergenza sanitaria e nel quale ancora non figurano gli investimenti del “Pnrr”, i dati e informazioni raccolti e validati nel primo semestre 2021 permettono di fotografare il quadro d’insieme della spesa “Ict” della P.A. appena prima dell’avvio dell’assegnazione delle nuove risorse.

Tra i principali risultati dell’indagine, invece, è emerso quanto segue:

  1. rilevazione puntuale dell’86 per cento della spesa “Ict” al netto della spesa “Ict” per la sanità territoriale e la spesa “Ict” per l’istruzione, in crescita tra il 2019 e il 2022, dai circa 2 miliardi e 800 milioni di Euro nel 2019 ai circa 3 miliardi e 700 milioni di Euro previsti nel 2022;
  2. le P.A. centrali e locali che partecipano periodicamente all’attività d’indagine qualitativa e quantitativa rappresentano le dinamiche della spesa “Ict” di tutta la P.A. per circa il 50 per cento del suo valore complessivo, stimato pari a circa 5 miliardi e 600 milioni di Euro nel 2019 e a quasi 7 miliardi nel 2022 a conferma della loro rilevanza;
  3. la stima dell’incidenza della spesa sostenuta per l’innovazione sulla spesa “Ict” per le P.A. panel nei quattro anni oggetto della rilevazione passa dal 20 per cento circa per il 2019 a quasi il 30 per cento sulle previsioni 2022, arrivando a circa un terzo;
  4. si conferma e si rafforza l’utilizzo dei canali di acquisto/negoziazione centralizzati, a testimoniare un’attenzione crescente verso una specializzazione/razionalizzazione nella gestione delle procedure e più in generale nelle decisioni di spesa;
  5. attraverso la mappatura dei quasi 700 progetti rilevanti e l’analisi dei dati sui 4 ambiti specifici è stato possibile elaborare e consolidare l’Indice di “Digital readiness” per valutare la preparazione al digitale delle P.A. panel e il loro avanzamento lungo il percorso di innovazione digitale, il “Digital innovation path”;
  6. le P.A. panel analizzate per cluster, P.A. centrali, Regioni e Province Autonome, Città Metro e relativi Comuni capoluogo, tenendo conto delle differenze in termini di ruoli e mission nel quadro della trasformazione digitale del sistema P.A., mostrano di muoversi in maniera sostanzialmente coerente con le indicazioni di contesto e con le regole tecniche generali;
  7. osservando i risultati dell’Indice, si conferma la necessità di una sempre maggiore attenzione e di un maggiore effort operativo soprattutto in ambito della sicurezza cibernetica, sia per volumi di spesa sia per le scelte e per le soluzioni messe in campo per una chiara individuazione degli asset che possono essere maggiormente soggetti ad attacchi cibernetici e, più in generale per l’adozione delle fondamentali iniziative per la protezione delle proprie infrastrutture e per la realizzazione di un approccio “security by design” nei propri sviluppi applicativi.

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il Report sulla spesa “Ict” 2021 nella P.A. di Agid e una presentazione sintetica dei risultati