Indagine coordinata dei Garanti della “privacy” europei per la verifica del “Gdpr” nei “Cloud” delle P.A.

Il 15 febbraio 2022 è partita la prima “Indagine coordinata del Comitato europeo per la protezione dei dati personali ‘Edpb’”. Ad annunciarlo è stato il Garante per la protezione dei dati personali che sarà coinvolto, insieme alle altre 21 autorità nazionali di controllo dello Spazio economico europeo, nel verificare l’utilizzo dei servizi cloud da parte dei soggetti pubblici.

L’iniziativa, si apprende dal comunicato del Garante, si inserisce nel Quadro di attuazione coordinata “Cef Coordinated enforcement framework” adottato dall’Edpb nel mese di ottobre 2020, al fine di potenziare le attività di “enforcement” e cooperazione fra le autorità di controllo.

L’indagine è stata concepita in seguito alla trasformazione digitale innescata dalla pandemia da “Covid-19”, che inducendo molti soggetti pubblici, a ricorrere a servizi cloud, ha spesso causato mancanze nel rispetto complessivo delle norme UE sulla protezione dei dati, sui “prodotti e servizi Ict” delle Pubbliche Amministrazioni.

Con questa indagine, le autorità di controllo intendono verificare il rispetto del Gdpr, nonché promuovere le migliori prassi per garantire un’adeguata protezione dei dati personali.

L’indagine riguarderà complessivamente più di 80 soggetti che operano in vari settori quali la sanità, il fisco e l’istruzione.

L’indagine sarà portata avanti sulla base di un modello operativo condiviso elaborato congiuntamente dalle autorità di controllo partecipanti, e consisterà:

  1. nella somministrazione di un questionario; 
  2. nell’avvio di specifiche istruttorie o la prosecuzione di quelle già in corso, anche attraverso accertamenti ispettivi.

Le autorità analizzeranno, in particolare, le “procedure e le garanzie adottate nelle fasi di acquisizione e di utilizzo dei servizi ‘cloud’, le problematiche connesse ai trasferimenti internazionali di dati e all’impiego di misure supplementari, nonché la regolazione dei rapporti fra titolari e responsabili del trattamento”.

L’Edpb pubblicherà un report sugli esiti di questa indagine coordinata entro la fine del 2022.