“Doppio finanziamento”: si deve rinunciare al “Fondo innovazione” per accedere alle risorse del “Pnrr” ?

di Cesare Ciabatti

Il testo del quesito:

Il mio Ente ha raggiunto gli obiettivi previsti dal “Fondo innovazione” ed ha richiesto la seconda quota del fondo pari all’80% del finanziamento. Adesso vorrebbe aderire ai fondi “Pnrr”, ma i bandi prevedono che il progetto non sia finanziato da altri fondi pubblici. Cosa dovrebbe fare l’Ente ? Rinunciare al “Fondo innovazione” ?

La risposta dei ns. esperti:

Sul tema si è già espresso il Ministero delle Finanze con la Circolare n. 33 del 31 dicembre 2021, mediante la quale sono stati chiariti i concetti di doppio finanziamento e di cumulo. Le due nozioni, si legge, “si riferiscono a due principi distinti e non sovrapponibili. In particolare, il divieto di doppio finanziamento, previsto espressamente dalla normativa europea, prescrive che il medesimo costo di un intervento non possa essere rimborsato due volte a valere su fonti di finanziamento pubbliche anche di diversa natura. Il concetto di cumulo, viceversa, si riferisce alla possibilità di stabilire una sinergia tra diverse forme di sostegno pubblico di un intervento, che vengono in tal modo “cumulate” a copertura di diverse quote parti di un progetto/investimento. Tale fattispecie è prevista e consentita nell’ambito dei ‘Pnrr’  dall’art. 9 del Reg. (UE) 2021/241.”

A titolo esemplificativo, se una misura del ‘Pnrr’ finanzia il 40% del valore di un bene/progetto, la quota rimanente del 60% può essere finanziata attraverso altre fonti, purché si rispettino le disposizioni di cumulo di volta in volta applicabili e, complessivamente, non si superi il 100% del relativo costo. In quest’ultimo caso, parte dei costi sarebbero infatti finanziati due volte e tale fattispecie sarebbe riconducibile all’interno del cosiddetto “doppio finanziamento”, di cui è fatto sempre divieto.”

Su questa base si esprimono le Faq recentemente pubblicate nel portale “PAdigitale2026”, mediante le quali si precisa che:

  1. I Comuni possono aderire agli avvisi “Pnrr anche relativi a PagoPA, AppIO a condizione che non siano già stati finanziati dal “Fondo innovazione
  2. Nel caso in cui il Comune abbia già ricevuto i finanziamenti relativi alla “Fase I” (20%) del “Fondo innovazione”, potrà richiedere i finanziamenti “Pnrr” relativi agli ulteriori e diversi servizi rispetto a quelli già finanziati e indicati nell’Allegato “3”, ovvero:
    1. 1 servizio PagoPA per chi ha aderito alla piattaforma PagoPA durante l’avviso del “Fondo innovazione” e 2 servizi PagoPA per chi aveva aderito prima
    1. 1 servizio su AppIO
  3. Nel caso in cui il Comune abbia richiesto la liquidazione dell’80% del Fondo innovazione della “Fase II potrà rinunciare al finanziamento mediante una procedura che verrà messa a disposizione nel portale PagoPA Spa come chiarito dal Comunicato n. 11 del 21 aprile 2022: “A beneficio dei Comuni italiani che hanno presentato la richiesta di erogazione dell’80% del contributo relativamente all’Avviso Pubblico per l’assegnazione di fondi per promuovere la diffusione delle piattaforme abilitanti Spid, Cie, pagoPA e dell’App IO, si comunica che il 4 maggio 2022 sarà introdotta una specifica procedura informatica che consentirà di ritirare la richiesta di erogazione del 80% del contributo. Si precisa che tale procedura dovrà essere eseguita entro e non oltre 10 giorni a partire dal 4 maggio 2022, e che solo a seguito del completo espletamento della procedura informatica di ritiro, i Comuni non saranno considerati ai fini dell’erogazione dell’80% del contributo del Fondo Innovazione.”

Le Faq in questione al momento tacciono in merito a Spid. Tuttavia, applicando il principio indicato dalla Circolare Mef sopra richiamata, potremmo concludere che rispetto al bando dei servizi online, l’Ente possa aderire al “pacchetto cittadino attivo che prevede il finanziamento di un numero variabile di servizi (da 4 per i Comuni più piccoli fino a 10 per i Comuni oltre 250.000 abitanti) dei 26 indicati nella lista dei servizi, a condizione che i servizi per i quali si richiede il finanziamento “Pnrr” non siano già stati comunicati ad AgID nell’adesione al Fondo innovazione (Allegato “3”).